I leader più potenti d’Europa per il 2025. Oltre Meloni c’è di più

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Barbara Vecchietti
16/12/2024
Poteri

Come ogni anno il magazine internazionale Politico ha appena pubblicato la lista delle personalità considerate le più influenti per il futuro e i destini d’Europa per il 2025. E anche se in Italia se ne è parlato solo per applaudire o deplorare l’indicazione di Giorgia Meloni come la persona più “potente” d’Europa, la lista dei 28 nomi, organizzata in 3 gruppi, i “Realizzatori”, i “Disgregatori” e i “Sognatori”, merita qualche riflessione più approfondita perché ci dice molto di un’Europa in grande mutamento evidenziando protagonisti emergenti, schemi di potere e tendenze geopolitiche all’interno dell’Unione Europea che noi ai margini dell’impero e concentrati sulle beghe nostrane rischiamo di sottovalutare.

La crisi di Germania e Francia ha aperto praterie

La capacità di influenza di Giorgia Meloni, è certamente frutto della sua abilità nel giocare sui due tavoli, quello nazionale e quello internazionale con strategie e posture diverse, ma è anche indicativa di un significativo cambio della guardia e di baricentro in Europa. La crisi politico-economica che ha colpito le potenze storiche come Germania e Francia ha lasciato un vuoto di potere che Meloni, e altri leader come lei stanno prontamente riempendo. Questo scenario apre nuove praterie politiche e dimostra come il centro di gravità politico stia lentamente ma inesorabilmente spostandosi.

Una leadership debole o una nuova generazione di leader?

Ciò che salta agli occhi è che in questa lista delle persone più potenti d’Europa compaiono molte figure poco note al grande pubblico, come per citarne solo un paio Radosław Sikorski, europarlamentare polacco, e Nadia Calviño, Vicepresidente Economica del governo spagnolo. C’è da chiedersi se si tratta di un sintomo di debolezza e di assenza di punti di riferimento solidi ed autorevoli, oppure se dobbiamo solo prendere atto che i nomi che oggi sono davvero influenti, semplicemente non trovano grande eco nei media mainstream, sottolineando una disconnessione tra i reali centri di potere europei e la nostra percezione.

Un’Europa, due baricentri.

Interessante è anche l’accento posto su regioni tradizionalmente considerate alla periferia dell’influenza europea, l’Europa dell’Est da un lato – e non solo l’Ungheria di Orban ma anche la Polonia di Tusk – e la Penisola Iberica dall’altro, dimostrando come queste aree stiano guadagnando un peso sempre maggiore nelle dinamiche interne all’Unione. Questo spostamento geografico del potere evidenzia una diversificazione delle aree di influenza che potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro politico ed economico dell’Europa.

L’Europa è ancora solo un’entità geografica.

Infine POLITICO compone la sua lista, privilegiando una visione più geografica che politica dell’Europa. Dichiara infatti che l’unico leader non Europeo citato è l’argentino Papa Francesco, implicitamente considerando due dei nomi elencati nella categoria “Realizzatori”, Vladimir Putin e la britannica Rachel Reeves, prima donna a ricoprire la carica di Cancelliere dello Scacchiere, come leader europei. E sebbene sia ovvio considerare Putin come un leader capace di influenzare di destini del Vecchio Continente, è un po’ meno ovvia la presenza di Reeves. La scelta quindi della prevalenza di una lettura geografica su quella politica riflette la radicata percezione della debolezza strutturale e dell’incompiutezza del progetto politico dell’Unione Europea.

L’Europa è cambiata. Prendiamone atto.

Questa lista, dunque, non è solo un elenco di nomi più o meno condivisibili: è una fotografia che ci mostra che l’Europa è profondamente cambiata in pochissimi anni e dobbiamo prenderne atto. Forse c’è un problema di leadership, oppure siamo davvero di fronte a nuove tendenze, con nuovi leader e nuovi equilibri che emergono e che richiedono una lettura attenta e ponderata. Questi cambiamenti non sono solo sfide; rappresentano anche opportunità per riconsiderare e rafforzare il progetto politico ed economico dell’Unione Europea. È essenziale che queste nuove dinamiche vengano adeguatamente interpretate e integrate nella strategia complessiva dell’UE, per garantire che il futuro dell’Europa sia costruito su basi solide e inclusive.

Di seguito la lista con i nomi e qui il link a Politico28

Giorgia Meloni: Presidente del Consiglio dei ministri d’Italia, italiana.

Ursula von der Leyen: Presidente della Commissione Europea, tedesca.

Vladimir Putin: Presidente della Russia, russo.

Donald Tusk: Politico, ex Presidente del Consiglio Europeo, polacco.

Nadia Calviño: Vicepresidente Economica del Governo spagnolo, spagnola.

Piotr Serafin: Politico, segretario generale del Consiglio Europeo, polacco.

Rachel Reeves: Politica, membro del Parlamento britannico per il Partito Laburista, britannica.

Stéphanie Riso: Alto funzionario della Commissione Europea, francese.

António Costa: Primo Ministro del Portogallo, portoghese.

Sabine Weyand: Direttrice Generale della Commissione Europea per il Commercio, tedesca.

Friedrich Merz: Politico, leader del partito CDU in Germania, tedesco.

Teresa Ribera: Vicepresidente per la Transizione Ecologica del Governo spagnolo, spagnola.

Rafał Trzaskowski: Sindaco di Varsavia, polacco.

Marine Le Pen: Leader del Rassemblement National in Francia, francese.

Raffaele Fitto: Politico, europarlamentare italiano, italiano.

Péter Magyar: Vicepresidente del partito Tisza, oppositore di Orban, ungherese.

Herbert Kickl: Politico, membro del partito FPÖ in Austria, austriaco.

Sahra Wagenknecht: Politica, membro del Bundestag in Germania per Die Linke, tedesca.

Udo Zolleis: Politico e accademico, tedesco.

Mark Rutte: Primo Ministro dei Paesi Bassi, olandese.

Andriy Yermak: Capo dell’ufficio presidenziale dell’Ucraina, ucraino.

Kaja Kallas: Primo Ministro dell’Estonia, estone.

Viktor Orbán: Primo Ministro dell’Ungheria, ungherese.

Armin Papperger: CEO di Rheinmetall, azienda tedesca di difesa, tedesco.

Radosław Sikorski: Politico e giornalista, membro del Parlamento europeo, polacco.

Papa Francesco: Capo della Chiesa Cattolica, nato in Argentina.

Pedro Sánchez: Primo Ministro della Spagna, spagnolo.

Arthur Mensch: CEO e co-fondatore di Mistral AI, francese