Il 9 maggio saremo a Kyiv, con Europa Radicale e il nostro Davide Cucciati

Il prossimo 9 maggio, Giornata dell’Europa, ci sarà una prima volta storica. A Kyiv, nel cuore di una capitale ferita ma indomita, si terrà la prima manifestazione di cittadini europei a sostegno della libertà dell’Ucraina, promossa da Europa Radicale. Al Maidan, piazza simbolo di resistenza e dignità, si ritroveranno cittadini provenienti da tutta Europa per affermare una verità semplice e potente: l’Europa rinasce a Kyiv.
Anche Europafutura, l’associazione promotrice de L’Europeista, sarà presente. A rappresentarci ci sarà Davide Cucciati, dirigente della nostra rete, portavoce di un impegno che non è solo politico, ma esistenziale. Essere a Kyiv, oggi, non è un gesto simbolico, ma un’assunzione di responsabilità: dire apertamente, davanti al mondo, che la libertà dell’Ucraina è la nostra libertà, che la sua resistenza è la nostra resistenza.
Alla manifestazione parteciperanno figure del mondo radicale ed europeista come Silvja Manzi, Igor Boni, Federica Valcauda, Ivan Scalfarotto, Marco Taradash, Elena Buscemi, Massimiliano Melley, insieme a esponenti dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, del Movimento Federalista Europeo, del Comitato Ventotene e, appunto, della nostra Europafutura.
Uniti, chiederemo con forza che l’Ucraina entri al più presto nell’Unione Europea, che gli Stati membri proteggano il suo spazio aereo, e che la Corte Penale Internazionale persegua i crimini di guerra russi, processando il presidente Putin per le sue responsabilità storiche.
Durante l’evento sarà dispiegata una enorme bandiera dell’Unione Europea, su cui saranno scritti i nomi di tre giornalisti martiri della verità e della libertà: Victoria Roshchyna, reporter ucraina trucidata e vilipesa appena pochi giorni fa dai russi; Anna Politkovskaja, giornalista russa uccisa per aver raccontato i crimini del regime di Mosca; Antonio Russo, giornalista italiano di Radio Radicale, assassinato dai servizi russi per aver documentato l’uso di armi non convenzionali in Cecenia.
Noi saremo lì, con la loro memoria nel cuore e con la bandiera europea tra le mani. Perché non c’è Europa possibile se non in pace, libertà e giustizia. Perché Kyiv è oggi la frontiera del nostro stesso futuro europeo. Perché i popoli che lottano per restare liberi sono quelli che rendono l’Europa vera e viva, al di là dei burocratismi e delle incertezze politiche.
Essere presenti a Kyiv il 9 maggio è per noi un dovere morale, prima ancora che una scelta politica. È ricordare al continente che l’Europa non è solo un progetto, ma una promessa da mantenere. Con coraggio. Con determinazione. Con l’anima.
L’Europeista ci sarà. Europafutura ci sarà. Il nostro Davide Cucciati ci sarà. E con lui, tutti noi.